Akami: "Passato il momento di perversione quotidiano?"

Pinna: "Il mio non è un momento, è una filosofia di vita."




venerdì 21 agosto 2009

Un'altra nottata alla Bella


Nota prima di cominciare:
Per chi non lo sapesse, la parola gaggio fa riferimento ai tipici ragazzi che fanno vergognare le loro madri di averli messi al mondo per modo di parlare, atteggiarsi, provarci con le donne. Sono un po' i cosiddetti tamarri ma in versione adolescente, o per farvene un immagine, quelli che ne arrivano vestiti come gelatai in trasferta e parlano in modo non volgare, il volgare è troppo nobile per loro, ma in un modo in cui risulta proprio schifoso tra combinazione di parolacce, tono, ed errata sicurezza di sé. Oh, e usano intercalari di continuo come "cioè" "c'è" "cè" "troppo".


Pinna: Andiamo a casa tua e facciamo una maratona di film notturna!”

Nenna dimenticando i poteri sfigati di Pinna: “Sììì!”

Pinna: Allora prima andiamo al centro commerciale a fare la spesa!

Nenna: “Sììì... Che spesa?”


Dopo un viaggio in cui è quasi morta di nausea, ha deciso di NON aprire i cracker per non sprecarli così, li ha poi aperti alla fermata per non vomitare lì e ha scoperto il sapore della muffa, le due arrivano al centro commerciale giusto in tempo perché stia per chiudere.

Pinna: “Andiamo a prendere un carrellino!”

Purtroppo sarà proprio lei a portarlo, rischiando parecchi incidenti.

Pinna: “Pop corn... dove saranno... Uh, le patatine!... due pacchi, su.”

Nenna: “Non sarà...”

Pinna entusiasta:Ora biscotti!”

Nenna inascoltata: “…troppo?”

Pinna in giro per il carrefour:vediamo... che biscotti preferisci?”

Nenna arresa:Per me uguale.”

Pinna prende il pacco più grande di abbracci: “ora i pop corn!”

Nenna: “ma...”

Pinna trova patatine al formaggio:oddio, le adoro! Prendi prendi!”

Nenna: “ma è tantissimo!”

Pinna: “tu non ne capisci un... niente di spesa, fa fare a me.”

Nenna: “ECCO I POP CORN!”
Pinna trotterella, ne prende due pacchi e poi si avventa sulle noccioline.

Nenna: “...”

Pinna: “l'aranciata! Ma non c'è da due litri...”

Nenna: “...”
Pinna: “Ti dirò, a me sembra quasi poco-”

Nenna: “NO!”


Dopo la fila alla cassa.

Cassiere: “Avete la carta?”

Pinna: “No.”

Cassiere: “Mi spiace, la cassa è riservata.”

Pinna: “Oh.”

Pinna afferra una bottiglietta di aranciata prima di andarsene. Nenna non commenta.



Dopo la seconda fila alla cassa.

Cassiera: “Avete la carta?”

Pinna che lentamente spalanca gli occhi, agghiacciata:No.”

Cassiera: “Va bene.”

Pinna sviene mentalmente e paga.



Pinna: “All'unieuro ora. Ma sta chiudendo...”

Nenna esce seguita da Pinna.

Pinna: “... ma dove vai?”

Nenna: “Io seguo te.”

Pinna: “COME SEGUI ME? Io seguo te! Torniamo indietro!”

Una vagabonda suona a terra una melodia che ben si adatta alla situazione. A quel punto Pinna nota dove si trova.

Nenna: “Che figoo... facciamo il giro!”

Pinna: “... Nenna, siamo... siamo sbucate dietro, non c'è nulla da quella parte.”

Nenna: “Oh.”

Pinna: “Sì.”

Tornano davanti alle porte scorrevoli.

Le porte scorrevoli non si aprono.

Nenna: “Stanno scherzando?”
Pinna: “Hanno chiuso, dobbiamo aspettare che qualcuno esca.”

Pinna punta con lo sguardo un uomo e la figlia.

L'uomo e la figlia si fermano.

Pinna li guarda.

La bambina la guarda.

L'uomo riprende a camminare e le porte si aprono.

Pinna: “Ommioddiograzie.”

Nenna: “Non è normale!”

Pinna: “Perlomeno non siamo state derubate o stuprate.”

Nenna: “La busta si sta rompendo.”

Pinna: “Porca putt-”

L'unieuro è chiusa.

Pinna: “Ma, tipo, mcDonald?”

Nenna: “Meglio, sì.”



Alla mcDonald.

Pinna, avventurosa: “Allora, un insalata caprese... Le cicchenmecchenaghetz grandi-”

La cassiera non la caga perchè è alla ricerca dell'erba chiesta.

Piccole cassiere tornano: “Come?”

Pinna: “Le crocchette di pollo. Grandi.”

Cassiera: “Da otto cioè?”

Pinna: “Eh, sì. E le patatine piccole. E l'aranciata media.”

Nenna: “Ma stai ordinando anche per me quindi?”

Pinna: “... no.”

Nenna: “E' tutto per te quello che hai ordinato?”

Pinna: “... sì.”

Nenna: “Sei un mostro.”

Salite a mangiare parlano dell'eventuale passaggio a casa da parte dei genitori di Nenna.

Nenna: “Son senza benzina. Torniamo sole.”

Pinna tentando di ignorare i suoi precedenti alla Bella [la Meyer dovrebbe pagarla]:Beh, dai, sono ancora le dieci, prendiamo la corriera e via.”

MammaPinna chiamata: Dove siete?”

Alla mc.”

Ancora?”

“Si chiama cenare”

E poi tornate da sole?”

“Eh?”

“Tornate da sole? A quest'ora della sera?”

... No. Ci accompagnano i genitori di Nenna.”

Pinna, mentendo, ha segnato la sua fine.


Pinna e Nenna alla fermata alle dieci e cinque. La fermata consiste in una piazzola non illuminata tra la strada e le canne e uno stagno alle loro spalle. Il centro commerciale è lontano. La civiltà è MOLTO lontana, separata da vegetazione e zone altrettanto buie.

Pinna: “Beh, a quest'ora passano un po' meno frequenti... per le dieci e venti sarà qui.”

10:15

10:20

Macchine che suonano in segno di saluto.

Pinna: “Mh.”
Nenna: “Sto iniziando ad avere mal di schiena.”
Pinna inganna il tempo parlando di incidenti, e:Comunque per e mezza è qui.”
Nenna: “Di sicuro.”

10:25

10:30

10:35

Pinna: “Sai, inizio a vederla male stanotte.”
Nenna: “Se torniamo a piedi, a metà strada vedremo passare il ctm.”
Pinna: “E la strada è lunga ed io attiro disgrazie. Aspettiamo ancora un po'. Metti che passano ogni mezz'ora, tra poco è qui.”

10:40

10:45

10:50

Pinna che le passa il proprio cellulare: “Chiama i tuoi. Poi io chiamo Sorry per chiederle notizie sui ctm”
Nenna: “Mia madre non risponde.”
Pinna: “Chiama al tim”
Nenna: “Non risponde neanche a quello.”
Da lontano tre figure si avvicinano.
Pinna tenta la sua chiamata a Sorry.
Sorry sempre presente:
Ciao?”
Pinna quasi in lacrime di gioia:Ciao! Senti, siamo bloccate davanti al centro commerciale, a quest'ora, sole, senza passaggio. I ctm passano?”
Sorry: “...”
Pinna: “Hahaha.”
Sorry: “Sai, fanno l'orario estivo, dovrebbero... forse no.”
Pinna: “Ti faccio sapere SE torniamo a casa.”
Tre ragazzi:E' passato il ctm?”
Nenna: “Non ancora.”
Pinna: “Probabilmente non passa. AHAHAHA.... AAAAAAAAAAAAAAAAAAAHH...!”
Nenna alle 11:E se chiamo mio padre?”
Pinna: “E che cazzo non lo chiami da prima?!”
Nenna e Nennapadre:
Ehi, siamo bloccate qui. Non puoi proprio venirci a prendere? Torniamo a piedi sennò.”
“Io stavo dormendo.”
“Oh.”
Nenna: “Torniamo a piedi.”
Pinna: “Almeno sa che se non siamo a casa tra un po' siamo morte.”
Nenna: “Sta dormendo.”
Pinna: “Oh.”
Nenna: Perchè mi succede sempre tutto questo quando esco con te?”


Pinna e Nenna cominciano una lunga, lunghissima camminata.
Alla fine, dopo essere giunte alla civiltà, passa il ctm.
Pinna
: “Ma vaffansuayfsjkfuyouaiweyuia!”
Nenna morta: “Attraversa... Forse possiamo aspettare l'altro per non fare anche tutto il pezzo che manca a piedi.” [← il pezzo che manca = luogo in cui il fidanzato di Ramosa ci ha fatto scendere dalla macchina dopo il concerto, e un gruppo di uomini ci ha “importunate”]
Pinna: Col culo che abbiamo non passano.”
Legge il cartello: non passano più dopo le dieci.
Pinna impreca.
Comincia la marcia verso Mordor casa di Nenna.
Una voce, molto gaggia, trilla un gaggissimo:La conosci la storia delle pizze?”
Nenna
: “Pinna... c'era Gino.” [GINO: nome fittizio per indicare uno dei possibili futuri mariti scelti da Sorry per la sua elegante persona]
Pinna
: “Davvero, dove?”
Nenna: “... Quello della pizza.”
Pinna: “Chiamo Sorry.”
Nenna ride.
Sorry
: “Ehi...”
Pinna: “C'era Gino.”
“Cosa?”
“C'era Gino.”
Sorry quasi piangendo: NOOOOOOOOOOOOOOOOOOO! PERCHé IO NON C'EROOOO!”
Pinna sadica: ... Nenna, imita Gino al telefono per Sorry.”
Nenna: “La conosci la storia delle pizze?”
Sorry: “... come?”
Pinna: “Parla come una parrucchiera. Con quella voce.”
Sorry: “ NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!”
Pinna: “La conosci la storia delle pizze?”
Nenna: “AHAHAHAHAHAH!”
Voce di sottofondo:NOOO! PERCHé!!! LUI NOOOO!”
Pinna: “Fossi suo padre gli tirerei uno schiaffo sulla bocca ad ogni parola. Eh, attenta alle macchine, Nen.”
Nenna
: “Si fermano, mica mi investono.”
Pinna: “Nooo, certo, quando mai si investe la gente in giro!”
NOOO!!! è TERRIBILEEEE...”
Pinna: “Penso che Sorry l'abbia presa male.”
Cade la linea.
Una risata di bambino si spande nell'aria.
Di una piazzetta.
Buia.
E vuota.
Pinna
: “Un bambino morto.”
Nenna: “Pinna, no.”
Risata numero due.
Pinna
: “Certo, non era niente, niente. Ehi, per i miei standard ci è andata meglio del solito stasera.”
Nenna: “Non siamo ancora arrivate a casa.”
Pinna: “Eh, in effetti...”


Quella sera, Nenna scopre le meraviglie dello “Svarione degli anelli, -la compagnia del verginello- e -i due porri-” [Consigliatissima a chiunque non abbia mai visto questo doppiaggio perfetto del film] e rise fino a piangere.
Quella sera, Pinna fa lo stesso e in più si ingozza.
Pinna
: “Ci guardiamo un horror? Tipo Rec?”
Nenna: “MA SEI PAZZA? Fa paura!”
Pinna: “Guardiamo il trailer e decidiamo.”
Comincia il trailer, Nenna sobbalza ad ogni rumore.
Pinna ridacchia
: “Non è ancora successo niente.”
Un punto bianco si avvicina.
Un bambino morto, veramente fatto bene, che grida come un dannato.
Nenna con gli occhi coperti:
TOGLILO!”
Pinna agghiacciata: “Ma te sei scema, fammelo togliere...”
Nenna: “ERI TU CHE LO VOLEVI GUARDARE!”
Alle cinque e mezza, Nenna:Ah, comunque mamma non sa che siamo al pc e alle sei si sveglia.”
Pinna: “... spegni.”


Alle sei di mattina, vibrazione del cellulare:
Pinna rincoglionita ad un numero sconosciuto
: “Pronto?”
Voce
: “Chi sei?”
Pinna con tono minaccioso
: “Chi sei TU.”
Voce
: “Io sono *nome*”
Pinna: “Io Pinna.”
Voce
: “... l'amica di Nenna?”
Pinna stupita
: “Sì.”
Voce
: “Che sta dormendo...” si apre la porta: “...qui.”
Pinna guardandosi attorno:Oh. Buongiorno.”
NennaMadre: “Scusa se ti ho svegliata, non sapevo di chi fosse il numero!”
Pinna
: “No, si figuri......”
Nenna che si sveglia due secondi dopo:
Perché tu fai sempre incontri strani con mia madre?”
Pinna
: “Non lo so... Sai, ho la sensazione che se guardo fuori dalla finestra vedo il bambino di Rec.”
Nenna
: “...”


Orario indefinito:

Pronto. mamma.”
“Dove sei?”
“A casa di Nenna?”
Ancora? Perché parli piano?”
“Nenna dorme! E' presto!”
“Presto? ma torni in corriera?”
“No! Mi viene a prendere papà!”
“Ma non l'hai chiamato come avevi detto!”
“C'è tempo!”
“Come c'è tempo! Lui alle ore più calde non esce eh!”
“... che ore sono?”
le undici.”
“NON LE OTTO?!”
eh sì, adesso son le otto... ma guarda te...”
“ehm... manda papà. Nenna, scusa se ti ho svegliato, ma mamma mi sta facendo notare che sono le UNDICI.”
“Oh porco...”
“Già. Ciao mamma eh.”
ciao.”
click.
... sto per vomitare.”
“anche io. Oddio lo stomaco!”
Male!”
“Mi sa che la roba gassata e le schifezze erano da evitare...”
“Dici?”










mercoledì 19 agosto 2009

Negli ultimi giorni ho compreso che:

- Probabilmente non potrò più bere coca cola in vita mia senza conseguenze quasi letali per il mio organismo, cosa accaduta a mia madre con lo spumante.

- Sono una nerd. E mi sta anche bene °_°

- A volte anche troppa aranciata fa male.

- NON si legge Twilight prima di andare a dormire dopo una discussione sui ragazzi con un'amica. MAI. I tuoi sogni dopo saranno una responsabilità solo tua.

- Voglio imparare il giapponese.

- Voglio la patente senza dover studiare.

- Usare i programmi che distorcono una tua foto mostrandoti come sarai a settant'anni può dare angoscia.

- Devo scrivermi una lista di cose da fare.

- Se non mi aggiornano in fretta Naruto, Yamato Nadeshiko Shichi Henge avrò presto una crisi di nervi. Idem se non mi riappare Loki in Fairy Tail.

lunedì 17 agosto 2009

Sogni di Pinna in astinenza da coca cola, I parte.

Location: un mondo molto simile a quelli dei videogiochi di Crash/Spyro, con una giungla e delle strane rocce plasmate per creare ponti e gallerie.

*Pinna arriva di corsa col suo amore* –di cui ora non ricorda il nome-.
*I due esauriscono i loro poteri.
*
Amore di Pinna: «Lamù, non sono in grado di teletrasportarti, va avanti senza di me.»
Pinna: «NON VOGLIO!»
Amore di Pinna: «Vai, ti prego! Ci stanno raggiungendo! Ci rivedremo fuori di qui!»
*Pinna corre verso il fiume.*
*Se lo sente che lui morirà, e infatti la sua immagine già la tormenta.*


*Pinna afferra la spada, una volta indossata l'armatura, e combatte una sorta di troll che odia a morte, eliminandolo. Poi torna nel proprio paese, e passeggia con Ramosa.*
Pinna mezzelfo: « e gli ho ficcato la spada nel petto, infilandolo più e più volte.»
Ramosa: «ouh!» *risata*
Pinna: «ora sono un generale... come ultimo mezzelfo, devo sopravvivere a tutti loro.»
*Rapide visioni delle battaglie che seguono, con gli assalti alle truppe nemiche, una dopo l'altra, urla come "uccidete il mezzelfo"*
Pinna tornata a casa: «Bene, ora manca solo il mago.» [<- il quale sa avere un aspetto che è l'incrocio di Sesshomaru e Naraku di Inuyasha.]
*Tifo da parte degli amici che si nascondono comunque alle spalle di Pinna*
*Arriva la donna che le ha insegnato a combattere e l'accompagna in una grande biblioteca abbandonata*
Maestra: «Ebbene, “Amore di Pinna” è morto.»
*Pinna poggia la spada a terra e si avvicina con la testa bassa in segno di lutto*
*Piano piano arrivano tutti gli amici*
*Pinna va malinconicamente alla finestra e si ferma ad ascoltare, una sola lacrima le solca una guancia, mentre la maestra informa tutti, uno ad uno, che il mago ha ucciso l'uomo che Pinna amava*
*Pinna riprende la spada*
Pinna: «Andiamo a vendicarlo.»


Nessuna Lamù, nessun Mezzelfo, nessun mago, troll, Licia Troisi, Harry Potter, Buffy, Crash e Spyro sono stati uccisi realmente.

Ora, non avendolo mai visto in vita mia... LAMU' PERCHE'? DOVE? QUANDO? CHIII?!!!

lunedì 3 agosto 2009

Su facebook ogni tanto ci sono quiz che ci prendono XD
Risultato: Il Mediatore.
Persona calma, amichevole e pratica, caratterizzata da una bontà, semplicità e amabilità naturale. Non è portato a criticare o giudicare le persone, ma piuttosto cerca di riportare la riconciliazione e la pace là dove c’è la tensione e il conflitto. É diplomatico, sincero e amorevole. È anche piuttosto influenzabile, si lascia trasportare dalla corrente ed è ambivalente. NON SOPPORTA: Il conflitto, la lotta, l'aggressività INFANZIA: Si è sentito trascurato. É stato ignorato oppure rifiutato quando esprimeva un'opinione. PENSA: Non valgo molto, è meglio andare d'accordo con tutti, così non ho fastidi CHIEDE: "Perché devo stare in piedi se posso sedermi? Perché devo stare seduto se posso stare sdraiato? Perché voi siete così frenetici?" IL PECCATO: L'accidia, la pigrizia LA TRAPPOLA: La resa, l'abbandono, la fuga LA NAZIONE: il Messico L'OGGETTO: la bilancia.

L'avevo detto io che dovevo partire in Messico XD Tutto perfetto tranne l'oggetto XD