Akami: "Passato il momento di perversione quotidiano?"

Pinna: "Il mio non è un momento, è una filosofia di vita."




lunedì 30 giugno 2008

-3

mancano tre giorni all'orale e ho studiato solo biologia e iniziato italiano.
non ho toccato la tesina.
Io
sono
morta.
(crediti finora: 51)

martedì 24 giugno 2008

Pizza °_°

¯ ¯ ¯ Trixie Black ¯ ¯ ¯ scrive:
sei fuori XD
Alex scrive:
abbastanza...mai detto di essere normale, o meglio normale come lo si intende comunemente..
¯ ¯ ¯ Trixie Black ¯ ¯ ¯ scrive:
esiste anche il normale?
¯ ¯ ¯ Trixie Black ¯ ¯ ¯ scrive:
se ricordo la nostra pizzata ho la prova contraria.
Alex scrive:
guarda che alzarsi per applaudire uno sconosciuto è normalità..
¯ ¯ ¯ Trixie Black ¯ ¯ ¯ scrive:
pensavo al tenere il ritmo coi boccali, dire volgarità coi professori, cantare imitando Tiziano Ferro a tavola, quasi litigare con un altra tavolata, chiedere ai professori le domande della terza prova come se nulla fosse, cantare anche se terribilmente stonate per millemila volte, fare cose strane coi camerieri...

Alex: la donna che apprezzava i miei scleri su Parmenide.

sabato 21 giugno 2008

A signor Dionigi.

Oggi te ne sei andato.
Il cancro aveva reso la tua vita soltando dolore, quindi probabilmente è meglio così. Ora almeno non soffrirai più.
Non so se hai mai capito quanto tu fossi un secondo padre per me, e sei sicuramente uno degli uomini migliori che abbia mai conosciuto.
Eri buono, dolce, gentile, quasi ingenuo.
Ma si sa, vanno sempre via i migliori per primi.
Ti vorrò sempre un mondo di bene.

Ciao Niggio.

giovedì 19 giugno 2008

Conversazioni con l'uomo che si comprava le uova di Pasqua da solo. E perdeva a carte.

Ho sempre detto ad L che lui era il mio blog. In fondo se trascrivessi quì tutte le nostre conversazioni rivedrei la mia vita, e anche in chiave ironica. Quel ragazzo mi ispira. Se fosse di quì anche lui sarebbe uno dei miei migliori amici, ne sono sicura. Ed io invece la sua persecuzione. Divertente però. [Per me.] Sembra che ci sia qualcosa nel mio destino, che mi porta ad attaccarmi come una cozza a tutte le persone di particolare intelligenza, e ad esprimere appieno tutto il mio potenziale di cazzate. Seriamente, è come se diventassi uno di quei cagnolini che saltano e girano e slinguazzano (ma senza saliva) in attesa che il padrone lanci loro il bastoncino e possibilmente rida. Ed il padrone è sempre qualcuno che a modo suo è geniale. O anche obiettivamente parlando, qualche genio sempre e comunque.
Ma non è questo che voglio dire ora, voglio parlare del mio esame, o inizio esame, ma sono troppo pigra per farlo di mio in maniera originale.
Trascrivo da ciò che gli ho mandato per parlargli dell'esame, ora che ho fatto le prime due prove:
[Sin dall'inizio dell'anno ero convinta che sarei arrivata stile notte prima degli esami, correndo come una pazza mentre le altre mi urlavano di accelerare dalla finestra e salivo per un pelo da loro, spaventando tutti.]

¯ ¯ ¯ Trixie Black ¯ ¯ ¯ scrive:
oh, alla fine ho fatto l'entrata scenica che avevo predetto, sai?
¯ ¯ ¯ Trixie Black ¯ ¯ ¯ scrive:
non dall'esterno però, dal bagno XD
EASILY scrive:
°_°
EASILY scrive:
ma come XDDD
¯ ¯ ¯ Trixie Black ¯ ¯ ¯ scrive:
ora il presidente di commissione mi conosce XD
¯ ¯ ¯ Trixie Black ¯ ¯ ¯ scrive:
immagina questo: il presidente della commissione in piedi, comincia a chiamare: "O. A." "presente!" "P. M." "presente!" "Pinna..." *silenzio*
¯ ¯ ¯ Trixie Black ¯ ¯ ¯ scrive:
arriva su spo: "... è in bagno."
lui: "cominciamo bene..."
sbuco io dal bagno dietro di lui con gran sorriso: "PRESENTE!"
*Partono le risatine, il presidente mi guarda con disprezzo*
EASILY scrive:
LOL
¯ ¯ ¯ Trixie Black ¯ ¯ ¯ scrive:
oltretutto abbiamo prima sbagliato piano e poi andito, quindi siamo arrivate comunque tardissimo ed ero al primo banco XD
¯ ¯ ¯ Trixie Black ¯ ¯ ¯ scrive:
che poi non è normale, sia oggi che ieri ci hanno detto tutti i titoli e poi sono andati a far fotocopie, quindi ci siamo riunite e abbiamo iniziato a consigliarci su autori e varie °_°
¯ ¯ ¯ Trixie Black ¯ ¯ ¯ scrive:
ah, e naturalmente il mio ingresso trionfale l'ho fatto con i libri di scuola in mano XD su spo'era così °O° e me li ha presi subito prima che si finisse in tragedia XD
EASILY scrive:
ma sei matta. XD
¯ ¯ ¯ Trixie Black ¯ ¯ ¯ scrive:
ma che ne sapevo io XD pensavo di poterli portare per ripassare!
EASILY scrive:
e ma magari metterli via un po' prima dell'inizio? XD
¯ ¯ ¯ Trixie Black ¯ ¯ ¯ scrive:
ma erano pesaaanti! dovevo tenerli in mano!
EASILY scrive:
XD
¯ ¯ ¯ Trixie Black ¯ ¯ ¯ scrive:
oggi poi sono impazzita per i temi di pedagogia, che erano vistosamente brutti °_°
¯ ¯ ¯ Trixie Black ¯ ¯ ¯ scrive:
pare che soltanto io abbia fatto il terzo che pare fosse difficile, infatti su spo' ha saltato quando l'ha visto e ha agguantato il banco come se stesse per collassare, mi ha anche chiesto di nuovo: "il terzo???" XD pover'uomo, l'ho sconvolto.
¯ ¯ ¯ Trixie Black ¯ ¯ ¯ scrive:
la verità è che era l'unico di cui avevo capito la traccia, ma ho evitato di dirlo.
¯ ¯ ¯ Trixie Black ¯ ¯ ¯ scrive:
solo che ho finito entrambi i temi entro mezzogiorno e neanche mi piacevano...
¯ ¯ ¯ Trixie Black ¯ ¯ ¯ scrive:
immagina me tra mezzogiorno e mezzogiorno e dieci:
¯ ¯ ¯ Trixie Black ¯ ¯ ¯ scrive:
-dico che ho fame e voglio mangiare una cotoletta. *gente che annuisce e gente che ride*
¯ ¯ ¯ Trixie Black ¯ ¯ ¯ scrive:
-mi guardo attorno.
¯ ¯ ¯ Trixie Black ¯ ¯ ¯ scrive:
-crollo sul banco xk sono andata a dormire due giorni di fila tardi dormendo quattro ore.
¯ ¯ ¯ Trixie Black ¯ ¯ ¯ scrive:
-mi risollevo e mi giro a chiedere l'ora.
¯ ¯ ¯ Trixie Black ¯ ¯ ¯ scrive:
-gioco col dizionario in cerca di ispirazione.
¯ ¯ ¯ Trixie Black ¯ ¯ ¯ scrive:
-crollo sul banco per la seconda volta.
¯ ¯ ¯ Trixie Black ¯ ¯ ¯ scrive:
-mi giro e comincio a parlare con Jen dall'altra parte dell'andito.
¯ ¯ ¯ Trixie Black ¯ ¯ ¯ scrive:
-crollo sul banco per la terza volta.
¯ ¯ ¯ Trixie Black ¯ ¯ ¯ scrive:
-passa un tipo con le scarpe che fanno ciack ciack. Io le odio. E ho mal di testa. Mi giro verso Jen che ghigna e ringhio: "hai presente Misery, quando la tizia taglia il piede con un ascia al tipo?" lei annuisce ed io: "ANCHE IO!", poi crollo per la quarta volta.
EASILY scrive:
XD
¯ ¯ ¯ Trixie Black ¯ ¯ ¯ scrive:
-mi arriva l'ispirazione, cancello il tema della terza traccia che tanto ha sconvolto su spo' con una striscia e prendo un altro foglio. In quaranta minuti scrivo quattro pagine come un'invasata.
¯ ¯ ¯ Trixie Black ¯ ¯ ¯ scrive:
-completo l'ultimo tema che avevo ignorato mentre mangiavo il panino di nascosto e di cui avevo dimenticato il verbo nella frase finale (colpa della farina)
¯ ¯ ¯ Trixie Black ¯ ¯ ¯ scrive:
-consegno, vado a cercare il mio cellulare, manometto tutti i motorola v300 presenti fino a trovare il mio e fuggo via salutando come se fossi il papa, mentre la gente ancora ride perchè ho sbattuto anche contro la porta.
¯ ¯ ¯ Trixie Black ¯ ¯ ¯ scrive:
ho anche quasi portato il tema a casa, per la cronaca. L'insegnante esterna mi ha riso in faccia.
EASILY scrive:
quindi tutto bene? °_°
¯ ¯ ¯ Trixie Black ¯ ¯ ¯ scrive:
si si, sono stata colta dall'illuminazione divina proprio mentre stavo andando a consegnare per prendermi una coca cola.
¯ ¯ ¯ Trixie Black ¯ ¯ ¯ scrive:
che poi si, ho preso. E sono anche entrata in una stazione da sola per berla all'ombra, finendo accanto ad un ragazzo indubitabilmente bello che però appena ha aperto bocca si è dimostrato molto più femminile di me, purtroppo.
EASILY scrive:
capisco °_°''''
EASILY scrive:
non era il momento migliore per notare la sua bellezza, comunque XD




***
EASILY scrive:
noi sapevamo a memoria la terza prova sisi
EASILY scrive:
tre settimane prima sisi
¯ ¯ ¯ Trixie Black ¯ ¯ ¯ (A SCROCCAR...FARE COMPERE!) scrive:
stronzi bastardi >_>
¯ ¯ ¯ Trixie Black ¯ ¯ ¯ (A SCROCCAR...FARE COMPERE!) scrive:
noi abbiamo i nazisti...
EASILY scrive:
a ripensarci, la maturità
¯ ¯ ¯ Trixie Black ¯ ¯ ¯ (A SCROCCAR...FARE COMPERE!) scrive:
non offrirò da bere a nessuno di loro all'orale, come avevo in programma di fare.
EASILY scrive:
fu solo un'enorme presa per il culo.
EASILY scrive:
l'ultimo anno di presa per il culo. che culo!
¯ ¯ ¯ Trixie Black ¯ ¯ ¯ (A SCROCCAR...FARE COMPERE!) scrive:
lo era ogni anno prima dello scorso °°
¯ ¯ ¯ Trixie Black ¯ ¯ ¯ (A SCROCCAR...FARE COMPERE!) scrive:
che cazzo di frase XD
EASILY scrive:
che culo di frase, casomai
¯ ¯ ¯ Trixie Black ¯ ¯ ¯ (A SCROCCAR...FARE COMPERE!) scrive:
ah, se riporto parte di questa conversazione nel blog, lascio il tuo nick o metto L?
¯ ¯ ¯ Trixie Black ¯ ¯ ¯ (A SCROCCAR...FARE COMPERE!) scrive:
AHAHAHAHAHAHAHHA!!!!!!
¯ ¯ ¯ Trixie Black ¯ ¯ ¯ (A SCROCCAR...FARE COMPERE!) scrive:
idiota XDDDD
EASILY scrive:
ma dai, proprio oggi che il mio nick è di una purezza e semplicità unica °_°
EASILY scrive:
lascia easily. canzone stupenda T-T
¯ ¯ ¯ Trixie Black ¯ ¯ ¯ (A SCROCCAR...FARE COMPERE!) scrive:
anche questo me lo scrivo...
¯ ¯ ¯ Trixie Black ¯ ¯ ¯ (A SCROCCAR...FARE COMPERE!) scrive:
L che si effemina come il ragazzo alla stazione.
EASILY scrive:
EH? °_°
EASILY scrive:
ma cosa °_°
EASILY scrive:
effemina dove? quando? °_°
EASILY scrive:
non ho detto niente °_°
EASILY scrive:
ti ammazzo.



Fatto.
Grazie delle tue perle, L.
No, davvero, è un genio. Fidatevi sulla parola. Sono io che rompo i coglioni.
Il mio lavoro è questo del resto, sisi. Ridere di cose che fanno ridere, di cose che non fanno ridere e distruggere l'integrità altrui.
Ho parlato di destino? sbagliavo, è una missione.

Budino al cioccolato.

Oggi c'è stata una specie di discussione madre-figlia con la capobranco a casa, nata da un episodio su Forum, il che è imbarazzante.
Anche parlare dei miei sentimenti lo è, specie con la capobranco.
Siamo come due vecchi uomini di cinquantanni al bar in mezzo alle persone negli anni '70, ecco come siamo coi nostri sentimenti.
Sono pure riuscita a piangere, visto che sotto la pietra dura che mostro si nasconde un puré. Neanche tanto sotto, cazzo, ho pianto guardando One Piece una volta... però quando si tratta di cose importanti allora trattengo fino alla morte. Divento come le pietre del Carso che ho rivisto grazie alla tesina. Piango dentro insomma.
Invece no, oggi fontanella di brutto e momenti molto molto imbarazzanti.
E oggi la capobranco ha ammesso che
forse loro hanno sbagliato, sebbene a causa mia.
La cosa più orribile è che ha pure ragione. Ero una bambina adorabile e puffosa fino ai... mai. Sono sempre stata abbastanza menefreghista e autosufficiente almeno apparentemente, anche se dentro stava il famoso puré. Anzi, budino. Budino mi piace di più. A
l cioccolato.
Il budino al cioccolato sembrava un ghiacciolo, così loro si sono adeguati.
Il budino al cioccolato non sapev
a di sembrare un ghiacciolo, senza contare che la sua memoria è seriamente compromessa in qualche modo e non ricorda l'infanzia, quindi ricorda solo che loro erano lontani da lei, tutta la parte coccolosa precendente è evidentemente finita in un brutto conguaglio nei neuroni.
Il budino al cioccolato alle medie andava in un forno, e si sa che effetto fa un forno ad un budino al cioccolato. Ma loro hanno visto solo il ghiaccio che un po' si scioglieva e hanno pensato di far forza al budino al cioccolato come se fosse... un qualcosa di più resistente che ora non mi viene in testa, ed il povero budino al cioccolato si è sentito solo, terribilmente, e si è mostrato non solo come un ghiacciolo, ma anche con le spine.
E loro non potevano provare a fare nulla di loro spontanea volontà, evidentemente dovevo essere un budino al cioccolato molto minaccioso. Ma moltissimissimissimo.
Dopo anni e anni, la capobranco ha capito che esiste il budino al cioccolato, e c'è rimasta di merda. Ha ribadito che la cosa è partita da me, io ho provato a farle notare che se mi avesse abbracciato una volta magari non l'avrei presa a calci, e lei mi ha fatto notare che non era detto [vero]
Poi abbiamo anche risolto che non se ne faceva nulla con quella discussione, se non che ha capito che esiste il budino al cioccolato e che è il budino al cioccolato a dover cambiare, come al solito, perchè è lui quello sbagliato. O lei. La budina.
Spero non sia un sinonimo di qualcosa di sconcio.
E il caro padre del budino al cioccolato ha un budino a sua volta... un budino Alzheimeroso che dimentica tutto facilmente e che potrebbe riabbando
narla involontariamente senza ricordare che ci sia mai stato un rapporto, e quindi il budino deve stare attento perchè non reggerebbe ad un altra bella caduta a terra dopo quella dela medie. Però non può fare a meno del budino-padre, quindi tenterà ancora di stringere un qualcosa con lui.
Ho già detto che odio piangere?
Quindi siamo una famiglia di budini che sembrano cubetti di ghiaccio ma in realtà non lo sono.
Oggi dopo sei o sette anni ho riabbracciato mia ma
dre.
E' stato strano, ma è un inizio.
Forse anche una toccata e fuga che non si ripeterà.
Non pensavo di averne il coraggio, e ho pure pianto di nuovo.
No, non succederà più, lo sento.

Cazzo.
Non ho mai mangiato un budino al cioccolato.

lunedì 16 giugno 2008

Marauders?

Ok, ieri notte non stavo proprio benissimo, prima ad incazzarmi come una iena per una che mi chiedeva attenzione, poi a scrivere delle nostre buffonate di classe e infine ho persino rassicurato la mia compagna.
Ma su, è l'adolescenza... (?)
Comunque sia sono riuscita ad andare ancora avanti con la tesina, e dato che una mia amica stava per fare cazzate e l'ho riportata sulla retta via ho recuperato un po' di vitalità.
Vagando su internet ho trovato questa immagine dei malandrini.



Nenna, ricordala sempre, anche se magari manca un componente.
W noi?

domenica 15 giugno 2008

La commissione.

Ah, come avevo detto che avrebbe reagito la commissione? Gelida?
No. Ho scritto l'introduzione alla tesina che quasi piangevo.
Ho modificato la reazione della commissione in:

*La commissione comincia a piangere prima che possa finire l'introduzione. Uno di loro, probabilmente su spo' che ha la lacrima facile si alza, va accanto a Pinna, le toglie la tesina di mano, le da dieci euro ed una pacca sulla spalla e la manda a comprarsi un gelato.

Voto: 100/100.*

Perchè gli farò pena, me lo sento. E' troppo autobiografica per non portarli ad un sucessivo suicidio di massa.

Tra l'altro io, Gessa e Lyse progettavamo entrate sceniche per parlare appunto del dolore di chi sopravvive.

*Entra Gessa che spinge una bara aperta con dentro Lyse che si finge morta. O morta davvero.
Pinna comincia a leggere.*

*Entrano Gessa e Lyse che spingono una bara chiusa, con dentro Pinna. Pinna apre ed esce fuori con i fogli in mano, va a sedersi e comincia a leggere.*

La donna invisibile.

Mancano tre giorni all'esame. La tesina non è neanche a metà. Ho ripassato per modo di dire filosofia ed iniziato italiano. Pensavo di essere nella merda ma pare che tutti siano così.
E c'è chi vuol far rimandare l'esame... riderei un sacco, se non fossi ancora in quella strana condizione di apatia che generalmente è propria di Jen ma che sembra aver spazzato via la mia voglia di divertirmi.
Speravo passasse presto, e invece niente. Sarà mica la nuova me? fredda, egoista, menefreghista, apatica?
... ok, questa sarebbe una vecchia me, non una nuova. La me che ero da bambina, ma tralasciamo la mia infanzia e le mie turbe infantili...
Sembra che io appaia più decisa del solito, almeno al mio dottore... ma guarda te...
e invece sembra che appaia insensibile ad una mia compagna, perchè lei è l'unica non ammessa ed io non l'ho cercata.
OK, non ti ho cercata.
Fermiamoci a pensare al perchè:
1 TU hai detto che avresti richiamato ME, e non l'hai fatto.
2 visto il punto 1, ho pensato che cercarti per dirtelo sarebbe stato insensibile da parte mia, un rigirare il coltello nella piaga.
3 quando ho tempo libero dallo scazzarmi, studio. Se perdo anche quel tempo, non studio più.
4 si, ho bisogno di scazzarmi o non studio.
5 ho i coglioni girati.
6 non avevo voglia di ascoltare autocommiserazioni, a causa della mia insofferenza a tutto.
7 non avevo voglia di ascoltare niente.
8 sto passando anche io dei giorni propriamente belli, perchè pare che mio padre sia nuovamente stato inghiottito dal non essere. Lo sapevo dal primo momento che avere un padre è stata un illusione temporanea e quindi non me la volevo neppure godere più di tanto, ma il fatto che io sia di nuovo considerata un'estranea in casa mi irrita.
9 mia madre è di nuovo malata, cosa che la porta a sclerare, cosa che porta me, anche se insensibilmente, a sclerare a mia volta. Dopo ore ad urlare contro di lei, che a sua volta inveisce contro di me, sempre più crudele, maligna e toccando nervi scoperti più di quanto io faccia, non ho voglia di niente.
10 voglio passare almeno un'ora di fila delle mie giornate con una vita semplice, conversazioni superficiali e amicizie semplici, senza ricordarmi quanto il mondo faccia schifo.
Posso?
O la tua piccola mente forse più egoista ed egocentrica della mia non concepisce che la mascotte del gruppo, colei che ascolta sempre sempre sempre, possa avere i coglioni girati perchè anche la sua vita è una merda, cosa che tenta di spiattellare in giro da sempre ma che tu non vuoi neanche lontanamente accettare e che la gente difficilmente recepisce perchè distratta dal sorriso sulla sua faccia?
Ha ha ha, ridiamo insieme di quanto io non esista.
Vaffanculo.

martedì 10 giugno 2008

L'armadio.

Finito il liceo. O almeno i giorni passati a cazzeggiare a scuola, ora lo rivedrò solo per gli esami, che prego andranno bene, anche se significherà ricevere un bel calcio in culo d'aiuto, anche dovuto, visto che uscirò dopo anni di medie discrete e borse di studio.
Oggi non sono neanche andata, ieri ci sono stati i nostri scrutini e ho concluso con un lunedì mattina all'insegna delle foto ricordo, mentre aleggiava un'aria più che malinconica e preoccupata per il futuro.
Ho notato ancora una volta il nostro armadio, immacolato se non per una scritta:

"gli alieni esistono." di -ufo-
Subito sotto un "w noi!" ricordo di un tormentone degli ultimi mesi della nostra classe.
Ma "gli alieni esistono" mi tocca, e non per le sue implicazioni inquietanti che hanno già comunque avuto riscontro nella realtà visto che metà dei nostri professori sono alieni. No, mi tocca il fatto che una classe a noi sconosciuta abbia lasciato un ricordo della sua presenza, ed ora quei ragazzi saranno per il mondo, a fare chissà cosa, e magari avranno dimenticato quella scritta e quell'armadio.
Faremo anche noi lo stesso? Tra qualche anno qualche classe che non ha mai sentito parlare della 5A si chiederà chi diavolo ha scritto quel W noi e se eravamo davvero così egocentriche? [per la cronaca: si].
Mi ha aiutato anche a realizzare un altro po' che è finito. Il liceo è finito.
Grandi pianti a quel che mi è stato riferito oggi a scuola, ed anche a casa. Persone che hanno giustamente paura del futuro ignoto, che sentono già la mancanza dei professori con cui abbiamo sempre avuto un rapporto terribilmente informale, delle nostre stupidaggini, ed io sono famosa per le mie cazzate, dei nostri momenti tipicamente adolescenziali, rari per la verità, visto che tutte noi siamo state costrette a crescere in fretta, unica classe credo ad avere un curriculum così ricco di disgrazie e lutti nel passato. Se ne salveranno due o tre.
Ma svio ancora, l'unica riflessione che volevo fare è questa:
Tutte sentivano l'aria di fine scuola da settimane, tutte oggi piangevano (meno Jen, se lei piangesse il mondo cadrebbe in pezzi), i professori compresi nel piagnisteo generale, tutte guardiamo all'esame coi medesimi occhi spaventati (sempre meno Jen, ovvio) e allora perchè non me ne sbatte nulla?
Io sono quella che piange guardando i cartoni animati, quella che è fatta al 90% dai sentimenti e al 10 dalla ragione, e allora perchè non sento nulla? dov'è la mia nostalgia? cos'è questa pacata rassegnazione?
L'esame è solo la settimana prossima ma anche se mentalmente mi preoccupo emozionalmente lo sento tanto lontano da non riuscire a studiare.
I professori: alcuni li rivedremo agli esami, altri no, e allora dove sono le mie lacrime per il nostro quasi addio?
E tutta quell'atmosfera dolceamara da "la scuola sta finendo" che ho sempre sentito da... gennaio? dov'è???
La verità è che mi hanno talmente esaurita con lo studio pazzo di questi mesi, tanto per ridere in faccia a chi dice che al classico si fa necessariamente più di noi (non so gli altri, ma i nostri vicini del classico erano sempre in giardino a giocare a palla), che non riesco a sentire nulla.
Tristezza, gioia, dolore, euforia, malinconia... zero assoluto.
Inizio a capire Jen che non sente mai nulla o quasi, e non mi piace, abituata come sono ad avere sempre qualcosa da dire e da sentire.
Per ora guardo le altre e le consolo senza capire cosa potrei dire, visto che non sento proprio nulla.
Chissà, magari piangerò dopo la pizzata, ma ne dubito visto che la pizza mi procurerebbe fin troppa gioia, o magari dopo gli esami, sperando di non farlo nel mentre, o a luglio.
Non che io ami piangere, anzi, chi mi conosce sa che mi trattengo fino ad esplodere e somatizzo sempre in dolori atroci allo stomaco piuttosto che mostrarmi tanto debole [ringraziando mamma per avermi inculcato la vergogna per la più normale e salutare delle manifestazioni umane: lo sfogo non violento.] ma preferirei poter dire che "mi sono commossa" piuttosto che "sono emozionata quanto un cadavere".
Spero di risentirmi viva al più presto, anche a costo di deprimermi.
Magari prima dell'esame, così riuscirò a mettermi a studiare.
Beh, w noi, comunque.

venerdì 6 giugno 2008

Ho trovato la fine della mia tesina. O l'inizio. Comunque mi piace:

Quando perdi qualcuno che ti è caro, spendi molta energia nel tentativo di reagire nella maniera giusta, ma non esiste una maniera giusta.

Forse il modo migliore di onorare la memoria di chi se n'è andato, è continuare a vivere.

giovedì 5 giugno 2008

Professor panda.

Professor panda è un uomo famoso, sia per l’aspetto da panda che per il carattere da marpione. Più per la seconda.

Immagino che un giorno, ripensando alle superiori, ripenserò con nostalgia persino a lui.

Professor panda: «Allora, Pinna, hai un ragazzo? »

Pinna: «no, professore…»

Professor panda: «com’è possibile? Hai un così bel fisico…»

Pinna sorride agghiacciata. Jen accanto a lei rantola. Collassa. Muore.


***


Professor panda: «ehi, oggi sei tutta dark…»

Pinna, che indossa una maglietta rossa e dei jeans neri: «… ma veramente…»

Professor panda: «tutta sexy eh? »

Pinna rassegnata/depressa: «... posso andare in bagno per favore? »

Professor panda: «eh, se me lo chiedi con quel tono sexy… vai vai! Ah ah ah!»

Pinna sorride agghiacciata. Jen accanto a lei rantola. Collassa. Muore.


***


Pinna tenta di dare l’interrogazione d’arte, con tema Picasso: «Picasso…»

Professor panda: «mi piace come hai i capelli oggi, Pinna. »

Pinna: «… li ho solo un po’ mossi con la spuma. »

Professor panda: «si, ma sei molto carina! Stai bene anche vestita così!

Pinna: « grazie! »

Professor panda: «ah ah ah! È arrossita! È troppo timida!

Sorry, che gli fa da assistente personale compilandogli i registri e trascrivendo i voti: «beh, professore… »

Professor panda: «dai, che quadro è questo? »

Pinna: «eh? Ah! La Guernica! »

Professor panda:« bene parlamene. »

Pinna: «tratta della guerra…»

Professor panda a Sorry indicando oltre Pinna la classe che cazzeggia:« che fanno là? »

Sorry guarda pinna poco convinta poi decide di ignorarla: «giocano professore. »

Professor panda: «ah, certo… dicevi Pinna? »

Pinna: «la guerra… è in bianco e nero per simboleggiare il disagio…»

Professor panda: «dai, si vede che sei pronta, Sorry scrivile un nove. Ah ah ah! »

Pinna torna a posto.

Jen: «Questo grazie al tuo seno.»

Pinna: «Lo so.»

Jen ride. Collassa. Muore.



Stamattina:


Pinna, Lyse e Gessa vanno a raggiungere le compagne di classe, passano davanti al partono principale e c’è professor panda.

Pinna, Lyse, Gessa: «Buongiorno professore!»

Professor panda: «Ciao Pinna!»

Continuano a camminare.

Pinna: «…»

Lyse e Gessa: «Ma vai a cagare!»

Pinna: «E’ perché ho un bel sorriso!»

Tutte sono consapevoli che dipende dalla zona petto della sopraccitata Pinna. Ridono tutte. Collassano.


***



Forse dopotutto non mi mancherà.

E comunque non è carino ridere a morte delle mie sventure. (Tranne il fatto che mi regalano voti alti)


***

Tempo fa:

Lyse mangia un panino.

Professor panda passa, la indica accanto alle labbra. «Sei sporca di farina qui!»

Lyse passa una mano sulla bocca per pulirsi.

Professor panda: «Oh, non toglierla! Ti sta così bene!»


Pinna rantola.

Collassa.

Muore.

***

Di certo non lo scorderò.




Piccolo momento di sclero serale in vista dell’esame.

Si, avevo detto che dovevo studiare ma…

diciamo che sono in pausa.

Entro sabato su spo' vuole una mappa o una bozza delle nostre tesine. Sono morta insomma.

La mia tesina parla "del dolore di chi sopravvive agli altri".

Peccato che io non sappia con cosa diamine collegarla, ci sono materie in forse come filosofia per i collegamenti, inoltre avevo in progetto di cominciare a pensarci da lunedì, e invece niente. Combinerò un casino immane.

E posso già immaginare la commissione, davanti al titolo della mia tesina.


 

Commissione: perché questo tema così cupo?

Pinna: mi tocca da vicino.

Commissione che si finge giovane: ma alla tua età, un po' d'allegria, ha ha ha!

Pinna:

Commissione gelida: … prego, cominci.


 

Votazione finale complessiva: 60/100


 

In realtà ho già in programma di saltare l'orale, nel caso io prenda troppi pochi crediti nelle prove scritte, in modo da ripetere l'anno ed uscire con un voto decente.

Ho passato cinque anni nel mio liceo uscendo ogni anno con una media discreta tra il sette e mezzo e l'otto, quindi come minimo dovrò avere almeno 75 o 80. Non accetto di meno, anche perché mi comporto da essere umano davanti ai professori.

Nella terza prova farò schifo, è chiaro. Che sia matematica, colpa mia, o diritto, colpa del professore, o biologia, colpa della professoressa, prenderemo tutte un punteggio ridicolo, quindi punto tutto sui temi. Ma se mi vanno male i temi, l'anno prossimo sarò di nuovo in quinta.

È già stato comunicato alla Pinna-madre, la capobranco di casa, che non ha contestato. Né approvato.

Non mi ha calcolata insomma.

Ma sono abituata a questo.

Ciò non toglie che se vado male mollo e ripeto, anche a costo di rovinarmi una carriera scolastica decente.

Se invece ne esco con una votazione decente, volerò dritta verso qualsiasi università disponibile a partire ovviamente da quella di psicologia, sebbene a Cagliari abbia la nomea di fare schifo.

E magari mi faccio la patente.

Così mi trovo un lavoro.

Così scappo di casa.            

Oggi hanno portato un cane in classe.
Un cane.
Io e Jen ripassavamo filosofia per la terribile verifica finale, ci giriamo e vediamo una delle nostre compagne entrare con un cane in braccio.
Perchè lo ha trovato.
Giustamente.
L'abbiamo chiamato Nietzsche [Per gli ignoranti: Nice. (La verifica di oggi era su di lui, ecco perchè lo so)]. Sono stati suggerti diversi nomi, tra cui Ernest da su spo', Fabrizio o qualcosa del genere, ma Nietzsche è rimasto.
Abbiamo passato sei ore con un adorabile cagnetto pulcioso di razza indefinita, o meglio: professor Panda ha suggerito fosse uno weulkubqdasmb3klq, il prof di mate ha detto che era un bastardino, a casa i miei guardando la foto dicono che fosse un segugio, ma vabbèèèè...
Comunque sia il simpatico esserino è riuscito a farsi coccolare da tutte le ragazze della scuola, facendomi suggerire a voce relativamente alta che fosse un puttano. (Mi ha sentito e mi ha raggiunta, appunto), ad addolcire i professori che lo coccolavano tutto il tempo e a sporcare tutta la classe, però almeno non ci ha mangiate né ha abbaiato... che belle conquiste...
ovviamente la nostra compagna se l'è portato a casa perchè ora è suo.

CompagnaConCane: gli metterò nastrini con gli strass!
Compagna2: ma è un cane punkabbestia! non puoi renderlo sciccoso!

Eh?

A parte il fatto che aveva i capelli platino, quindi non mi rientra neanche nei punk ma... eh???

Comunque sia, filosofia sembra andato bene.
Prima di tutto il nostro Nietzsche distraeva il professore e ho consigliato le altre, poi su spo' ha annullato le ultime due domande che erano terribili, quindi relativamente tutto ok...
Ma per domani inglese e dopodomani tutto il programma di storia.
E poi tra 11 giorni gli esami.

Sononellamerdasononellamerdasononellamerdasononellamerdasononellamerdasononellamerdasononellamerda...


Ciao Nietzsche!


mercoledì 4 giugno 2008

Piccoli momenti autobiografici

Breve presentazione del mio gruppo:


"Jennifer, l'artista tuttofare!"
*applausi scroscianti*
"Analyse. l'artista geniale!"
*applausi scroscianti*
"Alexandra, l'artista esteta!"
*applausi scroscianti*
"Mary Nenny, la dolce sportiva!"
*applausi scroscianti*
"Pinna, la... la..."
*grilli*
"... è simpatica..."
*qualche incerto battito di mani*


Sapete, sotto un certo punto di vista è imbarazzante... una è in via delle olimpiadi (Nenna), due sono grandi ballerine, di cui la prima tutto-fare (Jen), l'altra ordinata e dalla calligrafia ammanuense che sa occuparsi degli affari di tutti e organizzare qualsiasi cosa (Alex), una è musicista, scrittrice, genio (Lyse)... [mi è toccato persino aggiungere aggettivi visto che ho tre artiste in famiglia, eh.] ed io?
Io sono quella che ascolta i problemi di tutte, si da da fare al massimo per tirarle su, sa dare buoni consigli, sa elaborare buone strategie in caso di necessità anti-genitori e simili, so far ridere chi piange, si... e poi? Qual'è la mia specialità? Dov'è il mio lato artistico?

Odio lo sport, non capisco l'arte, non sono un genio a scuola anche se non vado neppure male, sono pigra, disordinata, quando il carico di problemi altrui mi schiaccia ho bisogno di un periodo di stand-by per evitare un suicidio da parte di chi si confida con me, insomma...

Qual'è il mio ruolo?

Come farò tra due settimane, quando le nostre strade si divideranno?

Loro resteranno comunque la mia famiglia, ma quando ognuna prenderà la sua strada, io che fine farò?


Lezioni di filosofia.

«Per Parmenide: ciò che è, è, e non può non essere, ciò che non è, non è e non può essere.»


Pinna si guarda attorno poco convinta.

«… Jen? … Ma se ciò che è non può non essere, allora il non essere cos’è? In fondo il non essere non è che un essere che non è! E poi l’essere stesso è un non essere che è, non credi?»

«… Pinna studia e non rompere i coglioni.»


Pinna al pc.

«… L? … Ma se ciò che è non può non essere, allora il non essere cos’è? In fondo il non essere non è che un essere che non è! E poi l’essere stesso è un non essere che è, non credi?»

«è normale che abbia la nausea ora?»


Pinna a chiunque.

«Ma se ciò che è non può non essere, allora il non essere cos’è? In fondo il non essere non è che un essere che non è! E poi l’essere stesso è un non essere che è, non credi?»

«… mi fa male la testa.»

Pinna finalmente al professore.

«… Professore? … Ma se ciò che è non può non essere, allora il non essere cos’è? In fondo il non essere non è che un essere che non è! E poi l’essere stesso è un non essere che è, non credi?»

«… studia semplicemente ciò che spiego. »

E’ scientificamente provato che quando parto con le mie figure di merda la mattina non la smetto più, ecco perché è tanto bello uscire con me.


Sabato 31 maggio.


La supplente ci consegna i compiti, ho preso otto in biologia.

Raccolgo la mia dignità ed esco dalla classe per raggiungere il mio gruppetto di amiche scazzate.
Guardo Alex, Jen, Nenna e Lyse. Care amiche scazzate.
Dico con aria allucinata: «ho preso otto in biologia.»
Momento di silenzio solenne.
Urlo con tutta la mia voce [E non è poca, considerato che sono un soprano]: «MA VIEEEEENIII!!! MA CHI SONOOOOOO!!!!!!! » in una perfetta imitazione di Aldo Giovanni e Giacomo.
Mi giro verso Alex: «MA ALLOOOOORA??!!!!»
Alexsi butta a terra in ginocchio e mima Aldo esibendosi a sua volta in uno splendido: «MA VIEEENIIII!!!»
Dietro di noi Nenna salta.
Abbiamo ancora i gomiti all'indietro dall'ultimo gestaccio, quando con un salto coordinato ci giriamo e c'è lui.

Come in ogni figura di merda che si rispetti.

Il vice-vicepreside, alias prof di filosofia alias il beneamato Su Spo’.
Fermo a parlare con una ragazza in corridoio, con ancora le mani sui fianchi ed esattamente questa faccia: °O°
Penso non respirasse.
Neanche io.



Fuga.


Jen mi ha detto che è per questi momenti che vale la pena di vivere.
Poi è collassata.

Mi sa che ne riparleremo.



Su spo':




One Tree Hill... o le mie medie? parte seconda....

"Tre mesi fa ho perso due settimane e da allora nn sono più riuscito a recuperare. Avevo appena passato tutto il giorno in questa scuola senza che nessuno mi rivolgesse la parola o mi guardasse, e ho scoperto che era il più bel giorno che passavo da molto tempo. Il giorno in cui nessuno mi aveva notato, il giorno in cui ho smesso di esistere. E' stato un gran bel giorno. Beh anche un po' deprimente quindi tornai a casa e presi un antidepressivo... e poi un altro... e poi ne ingoiai altri dodici. Mia madre e i medici dissero che era stato un incidente e quando due settimane dopo tornai a scuola nn se n'erano accorti, era come se non fosse mai mancato. Credo che questo sia il lato positivo di non esistere, no? se te ne vai non manchi a nessuno."




"Non devi neanche pensarlo, artisti, scienziati, poeti, hanno avuto problemi a diciassette anni, devi pensare che passerà, gli adulti vedono ragazzi che uccidono altri ragazzi e... e si accorgono che anche loro in passato sono stati giovani, alcuni vittime, altri prepotenti... devi essere forte... devi resistere e superare tutto questo, devi andare avanti!"

One Tree Hill... o le mie medie?

"Tra 700 giorni finirai il liceo, te ne restano migliaia da vivere, non puoi pensare a questo? sono solo 700 giorni"
"E secondo te, quali di questi giorni, mi ridaranno, mh? Quelli in cui mi hanno sputato addosso, o il giorno in cui ho imparato a fissare il pavimento mentre camminavo nell'atrio? o forse quello in cui mio padre venne a prendermi e vide che mi prendevano a calci nel corridoio e capì che era una nullità?... hai mai visto lo sguardo di tuo padre che capisce questo? Chi cancellerà quel giorno? Aveva lo stesso sguardo quando abbandonò la mamma e me."
"... È terribile, mi dispiace"
"Ah davvero, ti dispiace, beh chi se ne frega! Questo non è il breakfast club, non ci faremo uno spinello e non diventeremo amici, ammettetelo! Non avete mai parlato con uno come me in questi quattro anni! E SAPETE CHE SE NON AVESSI QUESTA, non saremmo quì!"
"Hai ragione, la gente quì fa schifo... ma il liceo finisce."
"Già, c'è il college, vero?"
"L'MIT, ricordi, Jim?"
"Mi hanno respinto... e sai perchè? Scarsa attività fisica. Far parte del club degli sfigati di Tree Hill sembra che non conti molto!"
"Essere respinti non è la fine del mondo!"
"E invece si per me, è la fine del mondo..."
"E allora? fai tutto questo perchè non sei entrato al college? Perchè non sei popolare?"
"No... perchè sono stanco!"
Ebbene, scrivo nella speranza che un giorno, come una mia saggia amica, riguardando indietro mi accorga di essere cresciuta.

Anche solo un po'.

E magari farmi due risate.