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martedì 10 giugno 2008

L'armadio.

Finito il liceo. O almeno i giorni passati a cazzeggiare a scuola, ora lo rivedrò solo per gli esami, che prego andranno bene, anche se significherà ricevere un bel calcio in culo d'aiuto, anche dovuto, visto che uscirò dopo anni di medie discrete e borse di studio.
Oggi non sono neanche andata, ieri ci sono stati i nostri scrutini e ho concluso con un lunedì mattina all'insegna delle foto ricordo, mentre aleggiava un'aria più che malinconica e preoccupata per il futuro.
Ho notato ancora una volta il nostro armadio, immacolato se non per una scritta:

"gli alieni esistono." di -ufo-
Subito sotto un "w noi!" ricordo di un tormentone degli ultimi mesi della nostra classe.
Ma "gli alieni esistono" mi tocca, e non per le sue implicazioni inquietanti che hanno già comunque avuto riscontro nella realtà visto che metà dei nostri professori sono alieni. No, mi tocca il fatto che una classe a noi sconosciuta abbia lasciato un ricordo della sua presenza, ed ora quei ragazzi saranno per il mondo, a fare chissà cosa, e magari avranno dimenticato quella scritta e quell'armadio.
Faremo anche noi lo stesso? Tra qualche anno qualche classe che non ha mai sentito parlare della 5A si chiederà chi diavolo ha scritto quel W noi e se eravamo davvero così egocentriche? [per la cronaca: si].
Mi ha aiutato anche a realizzare un altro po' che è finito. Il liceo è finito.
Grandi pianti a quel che mi è stato riferito oggi a scuola, ed anche a casa. Persone che hanno giustamente paura del futuro ignoto, che sentono già la mancanza dei professori con cui abbiamo sempre avuto un rapporto terribilmente informale, delle nostre stupidaggini, ed io sono famosa per le mie cazzate, dei nostri momenti tipicamente adolescenziali, rari per la verità, visto che tutte noi siamo state costrette a crescere in fretta, unica classe credo ad avere un curriculum così ricco di disgrazie e lutti nel passato. Se ne salveranno due o tre.
Ma svio ancora, l'unica riflessione che volevo fare è questa:
Tutte sentivano l'aria di fine scuola da settimane, tutte oggi piangevano (meno Jen, se lei piangesse il mondo cadrebbe in pezzi), i professori compresi nel piagnisteo generale, tutte guardiamo all'esame coi medesimi occhi spaventati (sempre meno Jen, ovvio) e allora perchè non me ne sbatte nulla?
Io sono quella che piange guardando i cartoni animati, quella che è fatta al 90% dai sentimenti e al 10 dalla ragione, e allora perchè non sento nulla? dov'è la mia nostalgia? cos'è questa pacata rassegnazione?
L'esame è solo la settimana prossima ma anche se mentalmente mi preoccupo emozionalmente lo sento tanto lontano da non riuscire a studiare.
I professori: alcuni li rivedremo agli esami, altri no, e allora dove sono le mie lacrime per il nostro quasi addio?
E tutta quell'atmosfera dolceamara da "la scuola sta finendo" che ho sempre sentito da... gennaio? dov'è???
La verità è che mi hanno talmente esaurita con lo studio pazzo di questi mesi, tanto per ridere in faccia a chi dice che al classico si fa necessariamente più di noi (non so gli altri, ma i nostri vicini del classico erano sempre in giardino a giocare a palla), che non riesco a sentire nulla.
Tristezza, gioia, dolore, euforia, malinconia... zero assoluto.
Inizio a capire Jen che non sente mai nulla o quasi, e non mi piace, abituata come sono ad avere sempre qualcosa da dire e da sentire.
Per ora guardo le altre e le consolo senza capire cosa potrei dire, visto che non sento proprio nulla.
Chissà, magari piangerò dopo la pizzata, ma ne dubito visto che la pizza mi procurerebbe fin troppa gioia, o magari dopo gli esami, sperando di non farlo nel mentre, o a luglio.
Non che io ami piangere, anzi, chi mi conosce sa che mi trattengo fino ad esplodere e somatizzo sempre in dolori atroci allo stomaco piuttosto che mostrarmi tanto debole [ringraziando mamma per avermi inculcato la vergogna per la più normale e salutare delle manifestazioni umane: lo sfogo non violento.] ma preferirei poter dire che "mi sono commossa" piuttosto che "sono emozionata quanto un cadavere".
Spero di risentirmi viva al più presto, anche a costo di deprimermi.
Magari prima dell'esame, così riuscirò a mettermi a studiare.
Beh, w noi, comunque.

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