Akami: "Passato il momento di perversione quotidiano?"

Pinna: "Il mio non è un momento, è una filosofia di vita."




venerdì 5 settembre 2008

Il mio primo colloquio di lavoro.


Oggi, controvoglia, dovevo affrontare il primo colloquio di lavoro della mia vita.

Lavoro: "al comune"

Più precisamente: "non lo so"

Ore: "9"

Beh… abbiamo riso tutti tanto.

Prima di tutto in fila con le altre 43897028950 persone c'era un essere meraviglioso, dietro cui ho sbavato quattro anni alle medie. Con la sua fidanzata. Ma tralasciamo l'ultimo particolare inutile.

Giustamente ho attaccato bottone con tutti, comprese persone che ho avuto in corriera per cinque anni e che non ho mai calcolato, corrisposta.

Ho quindi scoperto che lavoro era. Per modo di dire.

Chiedevano competenze di tipo urbanistico, informatico e anche meglio se avevi seguito corsi di questo tipo.

Io non so cos'è l'urbanistica, e da lì ho cominciato a ridere. Senza più smettere.

Una paresi facciale di due ore, tempo di stare in fila.

E' arrivato persino un mio cugino, che sapeva quanto me.

Quando ci hanno detto "fanno un casino di domande" volevamo andarcene, ma essendo io in compagnia di Ramosa e avendola fatta stare in fila al caldo due ore, non ho trovato giusto… balle, mia madre mi avrebbe spaccato i maroni dandomi della vigliacca, così sono rimasta e anche mio cugino.

Miocugino diceva di continuo «no, io me ne vado. Io ho fatto la tua stessa scuola e non so un cazzo, io figura di merda non ne voglio fare!»

ed io, molto alla ubriaca: «e dai! prendila a ridere!»

e una ragazza sconosciuta ma decisa: «ti facciamo entrare a calci in culo se serve!»

Amore tra paesani.

L'essere meraviglioso: «io ho fame!»

Ora, deve essere qualcosa di genetico, ma chiunque abbia il cognome uguale al mio, come il tale essere, ha sempre fame.

Così poi è iniziato il colloquio.

Avevo già proposto agli altri il mio metodo: sorrisi, in mancanza di paste da offrire, sorrisi e ancora sorrisi. Vendere il proprio corpo in caso di necessità.

E dire di avere tanta buona volontà.


Colloquio:


Tipo: «Allora, sai di cosa si tratta?»

Pinna: «immagazzinare dati?»

Tipo: «...ehm.. non proprio. »

*segue spiegazione con paroloni per fare scena*

Pinna senza aver capito un accidenti: «... ah ah...»

Tizio: «verifichiamo le tue conoscenze.»

*Pinna ridacchia. La vede, capisce e ridacchia anche lui.*

Pensieri Pinneschi: "chiedimi l'urbanistica, chiedimi quella definizione, è l'unica che conosco!"

Tizio «... cos'è un piano asfbkajfew newm?»

Pinna sconvolta: «un...? non lo so.»

Tizio: «E un piano regolatore?>>

*Pinna guarda il cielo, al chiuso*

Pinna: «... neanche.»

Tizio: «Beh, avrai visto un piano *qualcosa* a casa tua, sai a cosa serve o...»

Pinna: «No.»

*Parte con una lista di piani*

Pinna senza dignità:«.... No... le assicuro che ho voglia di imparare però»

Tizio:«Lo immagino. »

*risatine varie*

Tizio:«E il pc lo sai usare?»

Pinna subito pentitasi: «si.»

Tizio speranzoso: «in che formato si salvano i documenti di powerpoint?»

Pinna: «........... non lo so.»

Tizio: «E di word?»

*Pensa intensamente, perché con tutti i problemi datele da word li ha imparati°

Pinna: «.....word... li so... sono nel panico.»

*Tizio ride* «Non importa. »

Pinna:«Ce ne sono molti.»

Tizio accondiscendente: «si, questo va già bene, E le immagini?»

Pinna che le sa: «... ehm...»

Entrambi nello stesso momento: «jpeg...»

Tizio: «Ecco, poi?»

Pinna: «...»

Tizio:«Sai usare exel?»

Pinna:«No.»

Tizio:«Bene. Word?»

Pinna:«Si. Senta, non mi sono preparata nella teoria, neppure sapevo si dovesse...»

Tizio:«Non importa, è per conoscerci... bene, direi che le faremo sapere...»

*Pinna ride sinceramente* «Eh, magari alla prossima verrò più pronta.»

*Ridono tutti*

Tizi: «Ok. Arrivederci!»

Pinna ridendo: «arrivederci!»


Riassumendo: ora saluto tante persone in più per strada, conosco più vecchi pazzi che passeggiano per il paese e dulcis in fundo rivolgo la parola a quell'essere.

Per il lavoro beh…


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